Se sei un possessore di Partiva IVA esistono degli obblighi di legge, per i quali determinati dati vanno necessariamente riportati nel sito web. Scopriamo quali!
In tutti i casi la P.IVA va obbligatoriamente indicata almeno nella home page del sito internet che riguarda l’attività svolta (art. 35, comma 1, D.P.R. n. 633/72).
Se sei un libero professionista/freelance è l’unico dato che è obbligatorio riportare.
Per le Ditte Individuali e per le Società di Persone (S.n.c., S.a.s. e Società Semplice), l’art. 2199 prescrive che nel sito internet vengano riportati:
- Codice fiscale
- Partita IVA
- Registro delle Imprese di competenza e numero di iscrizione
Per le Società di Capitali (S.p.A., S.r.l., S.r.l.s. e S.a.p.a.) è obbligatorio riportare (modifica del 2009 all’art 2250 c.c. da parte dell’art. 42 della legge 7 luglio 2009, n. 88):
- Ragione sociale
- Indirizzo completo della sede legale (via, civico, cap, paese, provincia)
- Codice fiscale
- Partita IVA
- Importo del capitale sociale, con indicazione esatta della parte versata
- Registro delle Imprese di competenza e numero di iscrizione
- Numero REA
- L’eventuale stato di liquidazione della società
- L’eventuale stato di Società Unipersonale (solo S.p.A. e S.r.l.)
- L’eventuale società o ente di direzione e coordinamento alla quale è soggetta
Pubbliche Amministrazioni, imprese e liberi professionisti hanno poi l’obbligo di possedere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) reso pubblico mediante la comunicazione al Registro delle Imprese e che va solo comunicato, senza necessariamente essere indicato sul sito (art. 16 della Legge n. 2/2009, di conversione del D.L. n. 185/2008).
Privacy e trattamento dei dati personali
Se il tuo sito prevede la richiesta di dati per (ad esempio) iscriversi a una newsletter o compilare moduli di contatto, l’art. 161, D.Lgs. 196/2003 che impone la riservatezza dei dati inviati o lasciati sui siti internet, prevede l’obbligo di richiedere all’utente il consenso informato, manifestato solo dopo la lettura dell’informativa sulla tutela della privacy.
Dunque, per tutti i dati che vengono raccolti dal sito (e dunque archiviati da qualche parte), è necessario informare gli utenti su:
- gli scopi e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati
- gli obblighi dell’informato nel fornire o meno i dati
- le conseguenze cui va incontro l’interessato in caso di rifiuto
- il nominativo delle persone, enti o società a cui possono essere forniti i dati
- i diritti riconosciuti all’interessato
- il nominativo del titolare e del responsabile del trattamento dei dati e relativi contatti
Maggiori informazioni riguardo i riferimenti legislativi a questi link:
- art. 2199 C.C. (obbligo di indicare il registro di iscrizione negli atti e nella corrispondenza)
- art. 2250 C.C. (dati obbligatori da pubblicare in atti, corrispondenza e spazi elettronici)
- art. 35 D.P.R. n. 633/1972 comma 1 e risoluzione n. 60 del 16/05/2006 (obbligo di indicazione della partita IVA)
- art. 161, D.Lgs. 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali)